Iniziative di prevenzione e di qualificazione del presidio del territorio dell'area urbana e del sobborgo di Povo al fine di migliorare la sicurezza dei cittadini
Leggiamo tutti i giorni dei problemi sulla sicurezza che interessano molte città d’Italia e del mondo. La crescente percezione sociale di una certa insicurezza deve trovare consapevoli risposte di governo del territorio e delle relazioni. La nostra Trento gode sicuramente di una situazione migliore rispetto ad altre realtà ma proprio per questo, va mantenuta e valorizzata, affrontando per tempo alcune situazioni di disagio.
Povo, serena e attiva comunità, non vive momenti di forte preoccupazione. Dobbiamo tuttavia constatare che seppur saltuariamente si verificano atti di vandalismo o piccoli furti che creano una sensazione di disagio. Ad esempio è capitato a qualche nostro concittadino di aver rinvenuto l’auto parcheggiata davanti al cimitero – o in altra zona decentrata come il Cimirlo - con i vetri infranti a causa del furto della borsetta o di altro oggetto lasciato in macchina. Non molto tempo fa erano comparsi numerosi graffiti su alcuni edifici del paese, qualche furto aveva avuto luogo nella chiesa e nelle abitazioni, si sono verificati danni anche ad alcuni capitelli; talvolta pure nell'area circostante la Circoscrizione si rinvengono cocci di bottiglie e altri rifiuti.
Obiettivo della nostra forza politica è consolidare i principi di una comunità accogliente, in un certo senso "educante", che si apre alla sua storia e che attraverso la testimonianza delle sue scelte ed attività si fa conoscere.
Le numerose iniziative di prevenzione ed educazione al senso civico ed al protagonismo rivolte soprattutto nei confronti delle fasce più giovani della popolazione, sono le risposte efficaci che questo Consiglio ha sempre ricercato e sostenuto. Ugualmente, la politica di accoglienza nei confronti dei nuovi residenti, ha creato un terreno fertile per la conoscenza reciproca e l’integrazione.
Non vogliamo rinunciare alla nostra identità, ma piuttosto esserne maggiormente coscienti e capaci di viverla come apertura e come dialogo per una reciproca crescita avendo come orizzonte la costruzione di una comunità solidale e coesa.
Questi problemi che toccano da vicino la vita di tutti non possono assolutamente essere strumentalizzati o enfatizzati e devono invece costituire occasione per una presa di posizione obiettiva, realistica, non generalizzata e strumentale rispetto al problema della sicurezza, anche partendo dai dati e dalle considerazioni delle competenti autorità.
In questo contesto riteniamo debba essere operata una distinzione fra le iniziative che riterranno di adottare i competenti organi preposti all’ordine pubblico e quelle proprie dell’Amministrazione provinciale e locale. La nostra sollecitazione si rivolge specificamente all’Amministrazione comunale per le iniziative che in tale ambito essa può svolgere al fine di migliorare la sicurezza dei cittadini.
Prendendo perciò spunto dai recenti episodi verificatesi in città e in relazione anche a fatti di modesta entità verificatesi nel periodo più recente del nostro sobborgo, riteniamo opportuno sottoporre all’attenzione dell’Amministrazione Comunale la necessità del potenziamento degli interventi già avviati e in corso di attuazione.
Si propone in particolare di individuare e mettere a punto, anche con la collaborazione delle Circoscrizioni, un programma organico di analisi ed intervento per un’ efficace prevenzione e per migliorare, anche mediante la valorizzazione delle competenze professionali della polizia municipale, il presidio del territorio urbano e dei sobborghi.
In questo contesto si chiede all’ amministrazione comunale di perseguire una sicurezza di tipo ambientale con la riqualificazione urbanistica del territorio attraverso la mappatura dei luoghi poco controllati, scarsamente illuminati e con particolari frequentazioni, una sicurezza civica con il rafforzamento dei controlli dei vigili di quartiere e degli agenti di polizia giudiziaria in borghese, una sicurezza sociale sostenendo le associazioni di volontariato preposte (esistono già esperienze significative in merito) che si occupano a vario titolo di disagio sociale.
Solo con un’ azione congiunta e coordinata di tutti questi soggetti è possibile migliorare in sicurezza la nostra città.
La sicurezza richiede necessariamente la messa in campo di un progetto integrato dove gli strumenti di azione non siano solo repressivi ma anche e soprattutto urbanistici e sociali.
Il progetto “Il vicino Ti è vicino”, in via di sperimentazione in alcuni rioni della città che prevede il muto aiuto e il miglioramento delle opportunità e dei luoghi di incontro, può essere solo un primo passo verso un percorso più ampio e condiviso anche attraverso il coinvolgimento delle circoscrizioni.