domenica 19 dicembre 2010

Manutenzione ordinaria delle sedi stradali e degli alvei sul territorio comunale


Gli eventi metereologici delle scorse settimane e i conseguenti disagi al territorio e alla popolazione non solo in Trentino ma anche nel resto d' Italia ci inducono ad un' attenta riflessione.
Da qualche anno sono sufficienti pochi giorni di pioggia per creare situazioni di emergenza, di allagamenti diffusi, di frane e smottamenti, di interruzione di pubblici servizi ( strade ed energia).
Riteniamo che questa situazione  non sia  riconducibile esclusivamente all' inquinamento e ai cambiamenti climatici che surriscaldano l'atmosfera determinando l'effetto serra e  piogge più intense e concentrate, ma che all' origine ci sia sicuramente anche l'incuria umana ed un' opera di prevenzione e di rispetto  dell' ambiente meno attenta e scrupolosa rispetto al passato.
Sono nel contempo venute a mancare delle figure (operaio addetto al servizio strade) e delle iniziative  (giornate ecologiche) che garantivano un primo fondamentale presidio del territorio. Di conseguenza sono aumentati in maniera considerevole gli interventi  dei vigili del fuoco volontari e permanenti, della pubblica sicurezza, e della protezione civile in genere.
Non è sufficiente che arrivino le squadre di emergenza a posizionare i segnali di pericolo; bisogna intervenire in tempo utile prevedendo una manutenzione ordinaria su tutto il territorio del comune di Trento.
Tutto ciò premesso e consapevoli che la situazione possa essere migliorata il Consiglio Circoscrizionale propone alla giunta comunale di adottare tutte le misure necessarie, coinvolgendo gli Enti preposti, per un' opera di prevenzione ordinaria più efficace che comprenda la pulizia delle caditoie, delle canalette,  delle grate di scarico a bordo strada e degli alvei dei torrenti che attraversano il nostro territorio.
Nel quadro della messa a punto di un sistema organico di iniziative di prevenzione sul territorio riteniamo inoltre opportuna  una maggior valorizzazione dei compiti di vigilanza, di segnalazione, di coinvolgimento operativo anche delle risorse associative.
Non da ultimo prevedere per tempo un' opportuna manutenzione del verde nell' ambito delle strade comunali per evitare la caduta di materiale sulla sede stradale e negli alvei.

Edilizia abitativa agevolata

Individuazione di un'area da destinare ad edilizia abitativa agevolata da riservare in via prioritaria ai residenti di Povo






Promuovere le condizioni affinché i cittadini possano disporre di una abitazione adeguata costituisce non solo il soddisfacimento di un bisogno essenziale, ma anche la indispensabile risposta ad una primaria esigenza di espressione della dignità della persona. In questa ottica, il vissuto e la cultura della popolazione trentina sono particolarmente attente alla problematica della casa che investe una dimensione fondamentale della vita delle nostre comunità.
Dare risposte efficaci al bisogno della casa  rappresenta perciò uno degli obiettivi prioritari della politica di welfare alla quale si ispira il Governo provinciale,  recepita e integrata dall’Amministrazione comunale con propri specifici  programmi di intervento.
Sia l’andamento dei costi del terreno che quello dei materiali edilizi,  ma soprattutto la crisi economica e in particolare quella finanziaria che in quest’ultimo periodo hanno  investito anche la nostra realtà,  richiedono  una ulteriore e ancora maggiore attenzione a questa problematica.
La presenza concomitante dell’Università e della Fondazione Kessler a Povo,  altera enormemente il rapporto fra domanda e offerta di abitazioni disponibili,  modificando così artificiosamente il mercato immobiliare al punto che i costi per un alloggio risultano pressoché  inaccessibili per la normalità delle persone e dei nuclei familiari.
 L’effetto combinato di questi fenomeni rende oggi veramente ardua la realizzazione di una casa di proprietà per larga parte di quello strato medio della popolazione che fino a qualche anno fa poteva concretizzare questo obiettivo in modo relativamente agevole con risorse proprie. Ne consegue il trasferimento delle giovani coppie in altre comunità dove la casa, sia in affitto che in proprietà, ha costi inferiori che non a Povo.
Questa situazione determina drammaticamente un immediato e rilevante impoverimento della nostra comunità, e ne compromette in modo incisivo le prospettive,  sia di vita sociale e associativa che di vita istituzionale.
Negli ultimi anni è cresciuta una attenta sensibilità per questo problema.  Essa rafforza la sempre più avvertita esigenza di contenere e di armonizzare  l’incidenza  che il processo di urbanizzazione esercita sul senso di appartenenza dei cittadini,  sull’identità delle nostre comunità  e sulla coesione del loro tessuto sociale. 
Uno degli interventi che a tal fine risultano maggiormente utili è senz’altro costituito  dall’utilizzo di modalità che consentano di ridurre le necessità di trasferimento di  un  numero significativo di cittadini - e in particolare di giovani coppie -  in ambito territoriale diverso da quello di provenienza.
Considerando la rilevante incidenza dello sviluppo urbanistico che ha investito le nostre comunità e alla luce delle valutazioni svolte, risulta sicuramente fondata  l’esigenza di far sì che ogni qualvolta ciò sia praticabile,  si promuova l’assegnazione  degli alloggi di nuova costruzione in primo luogo ai cittadini  in condizioni di bisogno  facenti parte della comunità nella quale essi vengono realizzati.
Pertanto, nel mentre si sostiene l’attuazione di programmi intesi a realizzare su scala provinciale alloggi da destinare alle fasce più deboli della comunità, si ritiene utile formulare una proposta specifica che valorizzi le risorse  urbanistiche disponibili nel sobborgo, al fine di realizzare nuovi alloggi  a canone moderato da riservare in via prioritaria a cittadini abitanti nella circoscrizione.
I sottoscritti Consiglieri ritengono particolarmente importante  - per un armonico sviluppo e per il consolidamento della comunità del sobborgo -  prestare la massima attenzione a tutte quelle iniziative di carattere urbanistico, edilizio e sociale che sono suscettibili di incidere favorevolmente sul senso di appartenenza al territorio, con indubitabili positivi riflessi sull’intera vita sociale come pure sulla partecipazione alla vita politica e istituzionale locale.
Tutto ciò premesso si richiede alla Giunta Comunale :
-       a) di individuare sul nostro territorio un' area di proprietà comunale da destinare ad edilizia abitativa agevolata a canone moderato.
-       b)  di assegnare gli appartamenti che saranno ivi realizzati in via prioritaria ai richiedenti residenti nel sobborgo di Povo, mediante l’attivazione,  come previsto dalla normativa provinciale di merito,  di un bando di assegnazione specifico.

Via dei Valoni

Salvaguardia pedonale di Via dei Valoni

Povo è sede di un importante polo scientifico costituito dalla Facoltà di scienze e da diversi Centri di ricerca che stanno conoscendo un' evoluzione e una crescita significativa e costituiscono, assieme alla Facoltà di Ingegneria di Mesiano, un’area di forte attrazione di traffico.
Da qui la necessità, più volte ribadita dalla Circoscrizione, non solo di  realizzare adeguate strutture di mobilità alternativa,  ma anche di salvaguardare e valorizzare i percorsi pedonali esistenti. Essi svolgono una importante funzione di integrazione e di complemento rispetto ad altre vie e mezzi di spostamento, e  contribuiscono in modo significativo a mantenere uno standard di vivibilità in aree sottoposte a forte incremento insediativo. Nello stesso PUM ne troviamo specifica menzione laddove se ne prevede la conservazione come risorsa importante per la promozione di una cultura della pedonalità. 
In questa ottica,  in considerazione sia delle esigenze della popolazione del sobborgo nonché della utilità che una via di collegamento pedonale riveste anche per la popolazione universitaria che gravita nella zona, si ritiene indispensabile salvaguardare lo storico percorso pedonale che collega il sobborgo con la città lungo la  via dei Valoni e la salita Filippo Manci. Essa rappresenta di fatto l’unica via di accesso pedonale alla città da parte degli abitanti del sobborgo.
I sottoscritti Consiglieri circoscrizionali dell' Unione per il Trentino chiedono pertanto all’Amministrazione  - anche in vista dell'imminente apertura del nuovo polo universitario - che sia immediatamente salvaguardata la caratteristica essenzialmente pedonale di via dei Valoni,  mediante regolamentazione che consenta il traffico motorizzato esclusivamente ai residenti ed autorizzati.

Sicurezza


Iniziative di prevenzione e di qualificazione del presidio del territorio dell'area urbana e del sobborgo di Povo al fine di migliorare la sicurezza dei cittadini



Leggiamo tutti i giorni dei  problemi sulla sicurezza che interessano molte  città d’Italia e del mondo. La crescente percezione sociale di una certa insicurezza deve trovare consapevoli risposte di governo del territorio e delle relazioni. La nostra Trento gode sicuramente di una situazione migliore rispetto ad altre realtà ma proprio per questo, va mantenuta e valorizzata, affrontando per tempo alcune situazioni di disagio.

Povo,  serena e attiva comunità,  non vive momenti  di forte preoccupazione. Dobbiamo tuttavia constatare che seppur saltuariamente  si verificano  atti di vandalismo o  piccoli furti che creano una sensazione di disagio. Ad esempio è capitato a qualche nostro concittadino  di aver rinvenuto l’auto parcheggiata davanti al cimitero – o in altra zona decentrata come il Cimirlo - con i vetri  infranti  a causa del furto della borsetta o di altro oggetto lasciato in macchina.  Non molto tempo fa erano comparsi numerosi graffiti su alcuni edifici del paese, qualche furto aveva avuto luogo nella chiesa e nelle abitazioni, si sono verificati danni anche ad alcuni capitelli; talvolta pure nell'area circostante la Circoscrizione si rinvengono cocci di bottiglie e altri rifiuti.

Obiettivo della nostra forza politica è consolidare i principi di una comunità accogliente, in un certo senso "educante", che si apre alla sua storia e che attraverso la testimonianza delle sue scelte ed attività si fa conoscere.

Le numerose iniziative di prevenzione ed educazione al senso civico ed al protagonismo rivolte soprattutto nei confronti delle fasce più giovani della popolazione, sono le risposte efficaci che questo Consiglio ha sempre ricercato e sostenuto. Ugualmente, la politica di accoglienza nei confronti dei nuovi residenti, ha creato un terreno fertile per la conoscenza reciproca e l’integrazione.

Non vogliamo rinunciare alla nostra identità, ma piuttosto esserne maggiormente coscienti e capaci di viverla come apertura e come dialogo per una reciproca crescita avendo come orizzonte la costruzione di una comunità solidale e coesa.

Questi problemi che toccano da vicino la vita di tutti non possono assolutamente essere strumentalizzati o enfatizzati e devono invece costituire occasione per una presa di posizione obiettiva, realistica, non generalizzata e strumentale rispetto al problema della sicurezza, anche  partendo dai dati e dalle considerazioni delle competenti autorità.

In questo contesto riteniamo debba essere operata una distinzione fra le iniziative che riterranno di adottare i competenti organi preposti all’ordine pubblico e quelle proprie dell’Amministrazione provinciale e locale.  La nostra sollecitazione si rivolge specificamente all’Amministrazione comunale per le iniziative che in tale ambito essa può  svolgere al fine di migliorare la sicurezza dei cittadini.

Prendendo perciò spunto dai  recenti episodi verificatesi in città e in relazione anche a fatti di modesta entità verificatesi nel periodo più recente del nostro sobborgo, riteniamo opportuno sottoporre all’attenzione dell’Amministrazione Comunale la necessità del potenziamento degli interventi già avviati  e in corso di attuazione.

Si propone in particolare di individuare e mettere a punto,  anche con la collaborazione delle Circoscrizioni, un programma organico di analisi ed intervento per un’ efficace prevenzione e per migliorare, anche mediante la valorizzazione delle competenze professionali della polizia municipale,  il presidio del territorio urbano e dei sobborghi.

In questo contesto si chiede all’ amministrazione comunale di perseguire una sicurezza di tipo ambientale con la riqualificazione urbanistica del territorio attraverso la mappatura dei luoghi poco controllati, scarsamente illuminati e con particolari frequentazioni, una sicurezza civica con il rafforzamento dei controlli dei vigili di quartiere e degli agenti di polizia giudiziaria in borghese, una sicurezza sociale sostenendo le associazioni di volontariato preposte (esistono già esperienze significative in merito) che si occupano a vario titolo di disagio sociale.

Solo con un’ azione congiunta e coordinata di tutti questi soggetti è possibile migliorare in sicurezza la nostra città.
La sicurezza richiede necessariamente la messa in campo di un progetto integrato dove gli strumenti di azione non siano solo repressivi ma anche e soprattutto urbanistici e sociali.

Il progetto “Il vicino Ti è vicino”, in via di sperimentazione in alcuni rioni della città che prevede il muto aiuto e il miglioramento delle opportunità e dei luoghi di incontro, può essere solo un primo passo verso un percorso più ampio e condiviso anche attraverso il coinvolgimento delle circoscrizioni.

Arredo urbano


Riqualificazione piazza Manci


A breve saranno ultimati i lavori della rotatoria presso il polo sociale e sarà attuabile l'auspicato spostamento del capolinea degli autobus a servizio del sobborgo.
La piazza verrà quindi liberata da una consistente mole di traffico consentendone  una valorizzazione e riqualificazione.
Come gruppo dell' Unione apprezziamo i ragionamenti e le riflessioni che la Commissione territorio ha fin qui elaborato anche con il coinvolgimento dei tecnici comunali compresa la possibilità di una chiusura al traffico (fatto salve le necessarie deroghe per gli esercizi e i residenti) della piazza stessa.
Chiediamo al riguardo:
che la scelta possa eventualmente avvenire non prima di un potenziameto dei parcheggi limitrofi (area cassa rurale);
che sia salvaguardata la priorità degli interventi (prima conclusione dei lavori anche esterni del nuovo centro civico e sagrato della chiesa poi interventi a monte);
che sia messa in sicurezza tutta via Dallafior soprattutto in prossimità del nuovo centro civico e della scuola materna equiparata prevedendo in questo tragitto un doppio marciapiede e su tutto il percorso opportuni attraversamenti pedonali e rallentamenti della circolazione.

Edilizia scolastica


Edilizia scolastica e necessità di spazi delle scuole di Povo

Nelle priorità di bilancio degli ultimi dieci anni, la Circoscrizione si è più volte  attivata sollecitando  l’Amministrazione pubblica affinché si faccia carico delle esigenze logistiche di spazi per l’attività didattica ed amministrativa della scuola media G.Pascoli,  sulla base della previsione, desunta da accurate ricerche svolte negli anni scorsi, di un significativo aumento del numero dei ragazzi che la usufruiscono.

E’ stata nel contempo segnalata anche una rilevante esigenza riguardo ai parcheggi ed alla sicurezza degli utenti.

Nel consiglio di dicembre,  in occasione della discussione sulle spese di investimento della nostra Circoscrizione,  abbiamo constatato,  in riferimento ai  tempi previsti per il finanziamento e l’attuazione del progetto,contrariamente a quanto assicurato dall’Amm.comunale nella scorsa legislazione alla Circoscrizione e alla Scuola,  che c’è stato uno slittamento il quale non consente  di dare una risposta adeguata alle esigenze precedentemente citate  che sono ormai improcrastinabili.

L’avvio dell’anno scolastico in corso ha infatti evidenziato l’accentuazione  dei già rilevanti problemi di carenza di spazi sia interni  per la didattica, sia esterni   per il parcheggio. Tale situazione è dovuta al registrato aumento di frequentanti, e conseguentemente di sezioni,  il cui probabile ulteriore incremento nel prossimo anno scolastico fa fin d’ora prevedere il verificarsi di una situazione di emergenza insostenibile con grave disagio e ripercussione non  solo sulla popolazione scolastica ma sull’intera comunità dei sobborghi di Povo e Villazzano.    

Al fine di ovviare ai gravi problemi che potrebbero sorgere da  tale evenienza, siamo pertanto a chiedere alla Giunta di riesaminare la problematica con urgenza e di impegnarsi in tempi brevi per dare risposte in merito all’ ampliamento della scuola media G.Pascoli,  evidenziando che le soluzioni  dovranno essere trovate  in tempi celeri.

Visti i bisogni sopra citati, e pur ritenendo che il luogo appropriato per la collocazione della funzione dirigenziale scolastica  debba essere all’interno della scuola stessa,  il gruppo dell’Unione – in considerazione della attuale situazione di emergenza -  propone di mettere temporaneamente a disposizione dell’Istituto Comprensivo gli attuali spazi degli uffici circoscrizionali e della biblioteca, evidenziando la necessità  che questo avvenga entro l’inizio dell’ anno scolastico 2010 – 2011.

Sapendo che ad oggi l’attuale  aula magna della scuola Media è stata adibita ad altro uso, pensiamo sia utile prevedere che il salone della Circoscrizione gestito dalla stessa, possa essere utilizzato  in orario scolastico dalla scuola come tutt’ ora avviene con la palestra ed il campo da calcio, e per il restante tempo  gestito dalla Circoscrizione per rispondere alle esigenze delle Associazioni, della comunità nonché dalle scuole materne sul territorio.

Alla luce di quanto evidenziato si chiede che sia assicurato il costante confronto e coordinamento dell’Amministrazione comunale con la Circoscrizione nella predisposizione degli interventi ritenuti maggiormente  adeguati sia in via temporanea che definitiva.

Sottolineiamo la necessità di un esame urgente della problematica con l’individuazione di corrispondenti adeguate soluzioni in modo da garantire  un corretto avvio dell’anno scolastico 2010 – 2011 seppur in forma d’urgenza e con soluzioni necessariamente provvisorie, in attesa di tutti gli interventi ritenuti complessivamente risolutivi. 

Documento mobilità

Richiesta di stanziamento per la progettazione di una struttura di mobilità alternativa per il collegamento dell'area territoriale di Povo al centro urbano


Lo scorso mese di giugno il gruppo dell' Unione ha presentato un ordine del giorno sul tema “ Mobilità alternativa per il collegamento dell' area territoriale di Povo al centro urbano”, chiedendo e motivando alla Giunta comunale la necessità di prevedere, progettare, adottare e portare a realizzazione, in sintonia con i piani provinciali e d'intesa con la Giunta provinciale, l'Università e la fondazione Bruno Kessler,, un progetto di mobilità alternativa per un più moderno collegamento dell' area territoriale di Povo con la città.
Il documento è stato successivamente condiviso in maggioranza con il gruppo del PD, approvato ed allegato nel consiglio circoscrizionale di dicembre al bilancio con la richiesta alla Giunta comunale di accellerare i tempi di approvazione del Piano della Mobilità prevedendo l'impegno di risorse per l'elaborazione di un progetto di mobilità alternativa per il collegamento dell' area collinare di Povo col fondovalle.
Pertanto ipotizzare non solo il potenziamento della viabilità nord-sud ma necessariamente anche nell' altro senso.
Tale esigenza nasce dalla constatazione del carico  attuale  del traffico di collegamento con l’area urbana, dalla considerazione delle sue prospettive di ulteriore rapido sviluppo, e si pone in relazione  alla importanza cruciale che esso  riveste non solo per la comunità locale ma  per l’intera area urbana, nonché del suo ruolo strategico nel favorire le condizioni di una ottimale valorizzazione dell’Università.
 La realizzazione di una efficace e funzionale struttura di mobilità alternativa oltre a risolvere un problema primario per la vita urbana ed elevare la qualità dei suoi servizi, potrà rappresentare una importante  occasione  per la valorizzazione di potenzialità economiche e potrà rivestire significativi risvolti in ambito sociale e ambientale.
Al fine di sviluppare in modo ottimale il carattere di innovazione e di qualificazione che questo progetto assume per la città di Trento, e in relazione al suo indubbio interesse per  il sistema universitario urbano,  si sottopone alla valutazione della Giunta l’opportunità di  dare corso alla elaborazione del progetto con il  coinvolgimento della stessa Università e mediante  eventuale concorso di idee.
Il Consiglio Circoscrizionale ritiene doveroso porre all’attenzione della Giunta la considerazione che la necessità di disporre in tempi relativamente brevi di un progetto adeguato, tenuto conto anche dei successivi tempi di realizzazione, rende indispensabile provvedere al suo finanziamento nel bilancio di previsione dell’anno entrante.
Auspicando un positivo riscontro alla richiesta, si conferma la disponibilità della Circoscrizione a fornire il proprio contributo propositivo nella fase di elaborazione progettuale e in relazione alle diverse ipotesi di fattibilità.